Qual è la differenza tra l'analisi marginale e l'analisi dei costi?

Qual è la differenza tra ricavi e profitti? (Settembre 2024)

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Qual è la differenza tra l'analisi marginale e l'analisi dei costi?

Sommario:

Anonim
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L'analisi marginale descrive la tecnica utilizzata nell'analisi costi-benefici. Consideriamo analogo all'uso dei principi del calcolo per risolvere un'equazione differenziale. È più probabile che si incontra il termine "analisi marginale" nell'economia, mentre la letteratura della finanza e della gestione aziendale utilizza l'analisi costi-benefici.

Marginalismo e analisi marginale

Il marginalismo descrive la teoria in economia che gli individui fanno decisioni di valore sul margine. Ad esempio, un consumatore che sta decidendo se acquistare una bottiglia d'acqua non sta decidendo quanto sia preziosa acqua per lui. Poiché l'acqua è necessaria per la vita, l'individuo avrebbe un valore estremamente elevato sull'acqua in generale. Tuttavia, l'individuo sta decidendo quanto preziosa una bottiglia di acqua supplementare è in quel momento specifico nel tempo.

In finanza, le decisioni marginali sono suddivise in unità di base. Ad esempio, un'azienda deve decidere se dovesse interrompere la produzione all'unità 101 o 102. Un investitore che ha già 55 azioni di una società deve decidere quanto sia importante la 56a quota.

L'analisi marginale presuppone concetti come la legge di diminuire l'utilità marginale e la produttività marginale.

Analisi costi-benefici

Il primo requisito dell'analisi costi-benefici è un'unità comune di misurazione. Anche se i costi e i vantaggi possono essere teoricamente misurati in molti modi diversi, la maggior parte dell'analisi costi-benefici è definita in termini di dollari.

Un'unità comune consente di confrontare gli effetti delle decisioni aziendali con una linea di fondo. Una volta che un manager identifica i benefici e i costi futuri previsti, può scegliere l'azione che massimizza i benefici netti.

Un semplice esempio è un gestore al dettaglio che decide di aumentare il prezzo di un determinato prodotto. Supponi che lei stima che il negozio venderà il 10% in meno di prodotti (il costo) con un aumento del 20% del prezzo (il beneficio). Se le sue previsioni sono corrette, ci sarà un vantaggio netto positivo (maggiori ricavi futuri nonostante vendite meno) al magazzino aumentando i prezzi.