Dove proveniva la contabilità di mercato (MTM)?

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Dove proveniva la contabilità di mercato (MTM)?

Sommario:

Anonim
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La contabilità di Mark to Market è in giro in concetto fin dal momento che il mercato azionario ha avuto inizio; tuttavia, non era ufficialmente parte dei principi contabili generalmente accettati, o GAAP, fino al 1993. Prima del rilascio di principi contabili di bilancio, o SFAS, numero 115 o FAS 115, nel 1993, il costo storico è stato spesso utilizzato per valore su bilancio delle società. FAS 115 ha richiesto che le società che detengono titoli azionari o titoli di debito non destinati a essere detenuti fino alla scadenza devono registrare tali attività a "fair value", un altro termine per il prezzo di mercato. Questo concetto di costante aggiornamento dei beni ai prezzi correnti di mercato è diventato noto come "mark to market accounting".

In teoria, gli investitori e gli altri utenti delle affermazioni finanziarie hanno beneficiato della variazione da marcare alla contabilità di mercato poiché l'indebitamento e le partecipazioni detenute dalle società sono state registrate ad un prezzo di mercato corrente piuttosto che al costo storico obsoleto. Questa affermazione finanziaria fornita fornisce una visione più vera e precisa della situazione finanziaria della società.

Difficoltà del prezzo

Tuttavia, è ben presto chiaro che alcune attività sono più difficili da vendere rispetto ad altri. Le attività come le partecipazioni in azioni pubbliche sono molto facili da adattarsi all'attuale prezzo di mercato poiché ci sono mercati chiari e attivi. Tuttavia, altre attività, come strumenti finanziari derivati ​​e titoli detenuti in privati, sono molto più difficili da valutare. Lo scandalo di Enron ha notevolmente evidenziato le insidie ​​di questo tipo di soggettività quando si scoprì che i valori di certi contratti futures di energia di Enron erano grossolanamente sovravalorizzati.

Dopo lo scandalo di Enron e altri piccoli eventi simili, il Sarbanes-Oxley Act del 2002 ha fornito ulteriori regolamenti su come le società devono attuare controlli interni per assicurare, tra l'altro, prezzi ragionevoli di mercato utilizzati per beni difficilmente valorizzabili. Nel 2006, la FAS 157 forniva ulteriori orientamenti specifici su come le società ei loro revisori devono valutare gli attivi senza determinare facilmente i prezzi di mercato. FAS 157 ha inoltre richiesto ulteriori informazioni nelle note a piè di pagina relative ai metodi e alle ipotesi utilizzate per valutare tali attività.