Perché gli economisti costruiscono ipotesi nei loro modelli economici?

L'ECONOMIA UMANISTICA SPIEGATA BENE Valerio Malvezzi (Novembre 2024)

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Perché gli economisti costruiscono ipotesi nei loro modelli economici?

Sommario:

Anonim
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Quando si guarda un libro di testo introduttivo per la microeconomia, sembra che gli economisti vivano in un mondo che somiglia appena a quello reale. I loro modelli sono costruiti su una serie di assunzioni, tra cui che i singoli attori hanno informazioni perfette sulle loro scelte o che i valori umani soggettivi possono essere misurati quantitativamente. Alcuni modelli persino presuppongono la concorrenza, le merci sostitutive e il marketing.

Gli economisti creano queste fantasie elaborate per applicare teorie testate su una scienza sociale altrimenti deduttiva. Senza ipotesi, i modelli economici quantitativi non sarebbero in grado di produrre conclusioni significative.

La scienza, il positivismo e la deduzione

Nel suo saggio del 1953 intitolato "La metodologia dell'economia positiva", Milton Friedman ha spiegato perché gli economisti hanno bisogno di fare ipotesi per fornire utili previsioni. Friedman capì che l'economia non avrebbe potuto utilizzare il metodo scientifico con tanta nitidezza come la chimica o la fisica, ma ha ancora visto il metodo scientifico come base. Friedman ha affermato che gli economisti dovrebbero fare affidamento su "esperienza incontrollata piuttosto che su esperimenti controllati". Stava promuovendo un metodo di positivismo logico, che è un sottoinsieme di epistemologia.

Il metodo scientifico richiede variabili isolate e prove per dimostrare la causalità. Gli economisti non possono isolare variabili individuali nel mondo reale, quindi assumono la maggior parte di loro per creare un modello con una certa costanza. Gli errori sono destinati ad accadere, ma la maggior parte degli economisti sono soddisfacenti, a condizione che questi errori siano abbastanza piccoli.

Non tutti gli economisti sono positivisti metodologici. Alcuni sostengono che i modelli standard sono troppo irrealistici per essere sempre affidati e che l'applicazione del positivismo alle scienze sociali implica che la scelta umana sia un'illusione.

L'economista Robert Murphy dell'Istituto per la ricerca sull'energia sostiene che l'economia dovrebbe essere incentrata sulla deduzione logica e non sul positivismo logico. La deduzione logica è la scienza utilizzata in filosofia, matematica e informatica. Murphy, insieme ad alcuni altri economisti della scuola austriaca, sostengono che certe tendenze e leggi economiche sono solo conoscibili attraverso il ragionamento umano.