In che misura il settore petrolifero e del gas è dominato da alcune grandi aziende?

ALBERTO BAGNAI - CE LO CHIEDE L'EUROPA (Settembre 2024)

ALBERTO BAGNAI - CE LO CHIEDE L'EUROPA (Settembre 2024)
In che misura il settore petrolifero e del gas è dominato da alcune grandi aziende?

Sommario:

Anonim
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L'olio e il gas sono due linee produttive estremamente diverse e con una concorrenza attiva a livello nazionale e internazionale. Nel passato non troppo lontano, le nazioni membri dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, o OPEC, hanno dominato l'industria. Fortunatamente, quel controllo ha eroso in misura significativa. I mercati più piccoli possono essere largamente dipendenti da una o due società, ma il mercato globale è molto competitivo.

L'OPEC è un esempio della minaccia più grande per le società globali di petrolio e gas: le imprese energetiche nazionalizzate. I maggiori produttori nazionalizzati o semilaborati includono Sinopec, China National Petroleum, TOTAL SA, Petrobras e Petronas. È molto più facile per i produttori di governo sostenuti di monopolizzare, carteggiare e scoraggiare la concorrenza di avvio.

Gamma diversa di produttori di petrolio

Secondo un'analisi del settore Ernst & Young, esistono due caratteristiche dominanti dell'economia moderna del petrolio e del gas. Il primo è il rischio, soprattutto il rischio di regolamentazione da fonti ambientali. Il secondo fattore dominante è la concorrenza. Gran parte della nuova concorrenza arriva sotto forma di riserve di scisto e nuove tecniche e tecniche di foratura.

La concorrenza tra gli attori internazionali è anche geograficamente diversificata. Tra le 10 maggiori compagnie petrolifere del mondo, due sono cinesi, uno è l'olandese-inglese, uno è britannico, uno è l'Arabia Saudita, uno è l'italiano, uno francese, uno russo e due americani.

IBISWorld Report

IBISWorld è uno dei principali centri di ricerca dell'industria mondiale. Ogni anno pubblica libri di informazione in materia di business intelligence nei vari settori di mercato. Nei suoi report del 2013 e 2014, IBISWorld ha concluso che "il profitto dell'industria ha oscillato in base ai prezzi del petrolio e del gas" e "la concentrazione in questo settore è basso". In particolare, affrontando le maggiori compagnie petrolifere, il rapporto continua a dire "l'industria è grande e geograficamente diversificata, rendendo difficile anche per le grandi compagnie petrolifere di controllare più di una piccola parte dell'output globale".